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Museo di Fisica

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 » Polariscopio di Arago (0289)

Immagini

Disegno 1
Foto 1
Foto 2
Immagine 1

DESCRIZIONE

Si tratta di un polariscopio per studiare le proprietà della luce polarizzata per riflessione. Le parti più importanti e le caratteristiche di questo strumento sono le seguenti:

  1. Il raggio di luce SI incide su una lastra annerita I (vedi Disegno-1) e viene riflesso. La luce, polarizzata per riflessione, entra in un tubo annerito internamente e provvisto di diaframmi per selezionare i raggi paralleli. Il raggio di luce polarizzata che esce (II') ha quindi la direzione dell'asse del tubo.
  2. All'uscita dal tubo il raggio incide su una seconda lastra annerita I', che funziona da analizzatore. Il raggio viene nuovamente riflesso, e forma l'immagine sullo schermo E (o sull'occhio).
  3. Il tubo può essere regolato in altezza e in inclinazione, e anche le superfici riflettenti ai suoi estremi sono regolabili. La loro posizione può essere letta su scale graduate.
  4. Le lastre I e I' possono girare attorno ad un asse perpendicolare a quello del tubo. Inoltre, ogni lastra può ruotare attorno all'asse del tubo, in modo che, per una data incidenza del raggio luminoso sulla prima lastra, sia l'angolo di incidenza del raggio polarizzato nell'altra lastra, sia l'angolo del secondo piano di riflessione con la prima, possono essere variati a piacimento.
L'apparecchio è impiegato per dimostrare che la massima luminosità dell'immagine si ottiene quando i due piani di riflessione sono paralleli, mentre la minima luminosità si osserva quando questi due piani sono perpendicolari.

OSSERVAZIONI

Questo strumento era catalogato come: "Apparato di Arago per la polarizzazione con tutti gli accessori: disposizione a due tubi, circolo graduato e montatura completamente in ottone", mentre questo polariscopio è in acciaio. D'altra parte il numero di inventario è scritto con vernice sulla base ed è inciso anche su una targhetta che oltre al numero porta la scritta: "Istituto di Fisica Sperimentale - Inventario Ministeriale - Università di Torino". Inoltre la dicitura "montatura in ottone" compare solo sull'inventario generale mentre la registrazione originale (sull'Antico Inventario del Gabinetto di Fisica) è la seguente: "Apparato a polarizzazione di Arago a due tubi e a quadrante per la polarizzazione della luce". Va anche detto che la casa Pixii ha avuto sede in rue du Jardinet solo dal 1818 al 1838: il nostro strumento deve quindi essere stato costruito in quegli anni.

Nel testo di A.Guillemin [1] viene descritto un polariscopio che dalla figura, riprodotta nell'Immagine 1, sembra uguale al nostro. Guillemin dà a questo strumento il nome di "polariscopio di Malus perfezionato da Biot" e il nome di Arago non compare. Etienne Louis Malus (1775-1812) è lo scienziato che nel 1808 scoprì la polarizzazione della luce per riflessone e Jean Baptiste Biot (1774-1862) progettò un polariscopio per metterla in evidenza, ma anche Francois Arago (1786-1853) condusse studi sulls polarizzazione della luce.
Noi comunque lasciamo allo strumento il nome che gli era stato dato nella prima catalogazione del 1835.

ISCRIZIONI

  1. Il nome del costruttore (Pixii - Rue du Jardinet 2 - A PARIS) è inciso sul tubo centrale (vedere fotografia).

BIBLIOGRAFIA

  • [1] Amédée Guillemin, “Le monde physique", Paris: Librairie Hachette Et C. 1882, pagg. 330-336.

Dati Catalografici

Data di costruzione:---
Data di carico:1835-05-25
Nr. Inventario:540 (Generale dal 1874)
475 (Antico inv. Gabinetto Fis)
110 (Ant. inv. Gab. F. Ottica)
Costruttore:Pixii
Materiale:acciaio, verniciato, vetro
Dimensioni:massima dimensione circa 50 cm;
diametro base e massima dimensione trasversale: 15 cm;
altezza circa 42 cm
Conservazione:ottimo