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Cataloghi dei Libri Antichi del Comprensorio di Fisica

Michele Ceriana Mayneri e gli archivi di Fisica

Michele Ceriana Mayneri entra all'Istituto di Fisica nel marzo 1963 come dipendente dell'INFN addetto alla Biblioteca che all'epoca è poco più di un magazzino, senza personale proprio e gestita ad un livello familiare dal personale delle segreterie. Non esiste nessun tipo di classificazione: i libri, come le loro schede, erano conservati in un approssimativo ordinamento alfabetico per autore. Ceriana in un primo tempo introduce la classificazione Dewey, per adottare poco dopo la classificazione decimale universale sia per costruire uno schedario sistematico, sia per organizzare i libri sugli scaffali adeguandosi tra l'altro a quanto già si faceva al CERN di Ginevra. In questa classificazione fa rientrare tutti i libri posteriori all'800. Nel frattempo porta avanti gli esami universitari alla facoltà di Lettere e Filosofia optando poi per il corso di laurea in Storia in cui all'epoca rientrava anche Biblioteconomia. Nel tentativo di conciliare lavoro e studio prepara una tesi su "I fondi bibliografici degli Istituti di Fisica dell'Università di Torino e la storia della Biblioteca" con un'appendice costituita dal "Catalogo dei libri stampati fino al 1930 posseduti dalla Biblioteca degli istituti di Fisica dell'Università di Torino".

Nel 1963, durante il lavoro di riorganizzazione della Biblioteca cui si dedica, trova un "Inventario delle Machine" del'700. Questo ritrovamento è la scintilla che, probabilmente, fa scattare in lui il desiderio di occuparsi della storia della Biblioteca e degli Istituti di Fisica nei secoli XVIII -- XIX. Da quel momento non smette di preoccuparsi di dare una sistemazione, non solo logistica, a libri e strumenti di quell'epoca e ad interessarsi e a svolgere ricerche sui loro costruttori, i macchinisti del Gabinetto di Fisica. Nascono così alcuni lavori: Jest à Turin, 1995 scritto con Piero Quarati e Roberta Spallone, l'Inventario delle Machine con Bruno Carazza e Jest, costruttori d'istromenti nella Torino dell'800 uscito sulla rivista "Physis" nel 1999, scritto con P. Quarati e R. Spallone. Quando l'Università nel 1998 pubblica due volumi per la celebrazione dei 150 anni della Facoltà, il capitolo che parla della Biblioteca è curato da Ceriana. Il suo interesse oramai dominante per la storia della fisica lo porta a cercare strumenti insieme a P. Quarati e R. Spallone nelle aule di due fra i più antichi licei classici della regione: il Porporato di Pinerolo e il Cavour di Torino dove la sua curiosità lo premia facendogli trovare collezioni prestigiose dei più celebri costruttori dell'800. Dopo aver lavorato a lungo sui Jest, nel 2000, quando la malattia gli lascia un po' di tregua, pensa di poter svolgere una ricerca sui Barbanti, altra famiglia di meccanici.

In questa attività di recupero, schedatura, catalogazione, rientra sicuramente l'intento di salvaguardare il patrimonio storico ammassato in sottoscala, solai e cantine, poiché è sicuro che negli anni precedenti molte cose siano già andate perse negli Istituti di Fisica dell'Università anche durante i vari traslochi.

Quando va in pensione, nel dicembre 1998, lo fa soprattutto per dedicarsi, come volontario, ai "suoi" archivi a cui può ora lavorare a tempo pieno. La prof. Marzari lo indica come corelatore per una tesi di storia della fisica (Dino Galante) e questo gli fa sperare che in futuro altri laureandi in storia della fisica possano aiutarlo in questo suo lavoro. Quando muore nel dic. 2001 sta ancora lavorando agli archivi in cui verosimilmente aveva oramai schedato tutto il materiale cartaceo, ma, sicuramente prima di rendere pubblici questi cataloghi, era sua intenzione apporvi ancora correzioni ed eseguire controlli. Perciò così come li possiamo vedere oggi non sono completamente definitivi, ma, come diceva Ceriana, sono una traccia incancellabile di ciò che tanto accanitamente ha cercato di custodire e rendere pubblico. Se sulla base di questa traccia altri vorranno procedere ad una riclassificazione, ben venga.

L'archivio da lui organizzato in appositi locali protetti nell'edificio dei Dipartimenti di Fisica, è stato costituito radunando e riordinando il materiale più antico posseduto dalla Biblioteca e consta attualmente di:

  • la raccolta delle monografie dal 1621 al 1930 (1897 schede)
  • la raccolta Palazzo (Luigi Palazzo laureatosi a Torino nel 1884, lasciò una raccolta di circa 150 cataloghi di strumenti scientifici dell'800 e del primo '900)
  • la raccolta degli estratti ed opuscoli (5833 schede)
  • il catalogo dei cataloghi di strumenti, relativo a circa 150 cataloghi commerciali di strumenti scientifici
  • (i manoscritti delle osservazioni meteorologiche serie incompleta dal 1866 al 1953)
  • Quest'ultimo punto si è deciso di non metterlo per ora perché non si trova traccia della sua schedatura

In questo archivio la Fisica del '700 e dell'800 è rappresentata in modo abbastanza completo ed è chiaro il carattere di documento storico che la raccolta stessa ha nel suo insieme. Essa è testimone non solo per la storia della Fisica, ma anche per la vita culturale in Piemonte.

Oltre a ciò, previa autorizzazione dei capi d'istituto, vengono anche rese pubbliche le collezioni di strumenti trovati da Michele Ceriana con P. Quarati e R. Spallone al liceo Cavour di Torino e al liceo Porporato di Pinerolo. Collezioni che in qualità e numero non sembrano essere inferiori a quella dell'Istituto di Fisica dell'Università di Torino.

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Testo a cura della Moglie e del figlio di Miche Ceriana Mayneri
Rosella e Andrea,
Torino 26 maggio 2009.