GLI INVENTARI

Presso la Biblioteca di Fisica dell’Università di Torino è conservato l’Inventario delle Machine, primo inventario che documenta gli strumenti presenti a metà del XVIII Secolo nel Gabinetto di Fisica; e il Museo di Fisica conserva gli inventari successivi:

Copia originale dell’Antico Inventario del Gabinetto di Fisica dal maggio 1835 al 30 settembre 1873

Inventario del Gabinetto di Fisica, volume 1 (1874-1901)

Inventario del Gabinetto di Fisica, volume 2 (1902-1951)

Inventario del Consorzio dell Università (1879-1956)

Inventario generale dell’istituto di Fisica sperimentale (1957-1960)

L'Inventario delle Machine

Uno dei documenti più preziosi riguardante il Gabinetto di Fisica nell’epoca di Beccaria, è certamente l’Inventario delle Machine, che fa riferimento agli anni 1759-1765. Questo inventario, conservato presso la Biblioteca del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, è un volume di 35 cm x 23,5 cm rilegato in pergamena. Le pagine sono numerate fino a 114, e una carta non numerata ("Nota delle Macchine rimesse al P. Maestro Cossù...") è inserita fra le pagine 34 e 35. L’elenco degli strumenti non riguarda solo la strumentazione del Gabinetto di Fisica, ma anche modelli anatomici, preparazioni anatomiche e armi antiche. Michele Ceriana Mayneri, direttore della Biblioteca di Fisica fino al 1998, ha realizzato una descrizione dettagliata del contenuto del volume. Da tale analisi è emerso che 232 voci dell’inventario si riferiscono a “Machine Fisiche dell’Abb. Nollet” e altre fatte dal macchinista Francalancia. 18 voci, poi, riguardano il “Telescopio grande, costrutto dal Sig. Thibaut, sotto la direzione del Rev. Pad. Beccaria” (si tratta del telescopio fatto costruire da Beccaria che, alloggiato unitamente ad altri strumenti astronomico-geodetici in un piccolo osservatorio sistemato in via Po, gli permise tra il 1760 e il 1764 le operazioni di misura del gradus taurinensis).

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  • All’interno del documento vi è poi l”’Inventario delle macchine vecchie di Fisica”, ed altre, le quali si trovano nelle camere attigue al Teatro Notomico” contenente 155 articoli, e le “Macchine le quali si trovano sopra le guardarobe”, comprendente 23 voci. Di tutti questi strumenti, pochi sono quelli che, con certezza, sono stati individuabili nell’inventario del 1835 (conservato al Museo di Fisica): un baroscopio, una bilancia, due specchi ustori e i primi elettroscopi (pendoli di Canton). I pendoli elettrostatici, in particolare, oggi si possono osservare nella sala Wataghin dove è esposta una porzione della strumentazione del Museo e sono uno degli strumenti centrali delle attività didattiche sviluppate.

    Inventario generale dell’istituto di Fisica sperimentale (1957-1960)

    Nel 1957 l’inventario generale del Gabinetto di Fisica del 1874 venne ricopiato su tre registri rilegati in tela, la cui pagina iniziale è intestata “Università degli Studi di Torino - Istituto di Fisica Sperimentale – Inventario Generale”. Furono trascritte tutte le voci, per un totale di 5351 numeri di inventario e circa 10000 voci. Gli strumenti e i libri acquisiti da luglio 1951 in poi furono aggiunti di seguito, sul terzo registro, proseguendo la numerazione precedente. Per questi oggetti, dal novembre 1951, venne anche compilata la colonna “numero del buono di carico”. In tutti i volumi, nell’ultima colonna, sono registrate in inchiostro rosso le date di scarico. In questa colonna, intitolata “data”, fu registrato lo scarico o una variazione nella consistenza. L’ultimo strumento aggiunto sul terzo registro porta la data 1 giugno 1960 e il numero di inventario 5904. Esiste, infine, un quarto registro che arriva al 6 agosto 1974 e il cui ultimo numero di inventario è il 7928.

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