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Museo di Fisica

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 » Bolometro a filo (0414)

Immagini

Disegno 1
Disegno 2
Foto 1
Foto 2
Foto 3

DESCRIZIONE

Il bolometro, inventato nel 1878 da Samuel P. Langley, è uno strumento molto sensibile, che misura l'energia radiante della radiazione elettromagnetica, indipendentemente dalla sua lunghezza d'onda. Il bolometro contiene una lamina sottile di metallo rivestita di nero-fumo, inserita in un circuito elettrico. Se la lamina viene esposta alla radiazione elettromagnetica, si comporta come un "corpo nero": assorbe tutta l'energia radiante e si riscalda, e di conseguenza la sua resistenza elettrica varia. Misurando la variazione di resistenza (per esempio con un ponte di Wheatstone) si risale all'energia assorbita.

Nel nostro caso la lamina è sostituita da un filo, fissato alla parete di un contenitore completamente annerito.

L'apparato consiste in un filo conduttore con un percorso a forma di "W", montato su un'asse di legno con un coperchio di legno incernierato, a formare un parallelepipedo, che poggia su una colonnina di ottone con una pesante base circolare. Il percorso del filo è mostrato in Disegno-1, dove T1, T2, T3 e T4 sono i morsetti per il collegamento esterno al galvanometro e alla batteria.

Il parallelepipedo è verniciato di nero sia all'interno sia all'esterno, e su un lato presenta quattro morsetti per il collegamento esterno. I tre fori presenti sia nella parte superiore che inferiore servono probabilmente a disperdere il calore generato dal passaggio di corrente nei fili.

L'apparecchio è inserito nel ponte di Wheatstone, come mostra il Disegno-2.

Dati Catalografici

Data di costruzione:---
Data di carico:ignoto
Nr. Inventario:Ignoto (Ignoto)
Costruttore:Costruttore sconosciuto
Materiale:ottone, legno, ferro
Dimensioni:Altezza: 29 cm;
Diametro base: 11 cm
Conservazione:buono