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DESCRIZIONE

Questo strumento è una modifica del galvanometro a bobina mobile, progettato da Campbell per rivelare e misurare deboli correnti alternate di alta frequenza. E' racchiuso in un cilindro di ottone con una finestrella di vetro, e poggia su una base di ottone con una vite fissa e due viti calanti che ne consentono il livellamento. Per il collegamento esterno sono presenti, sulla base, due terminali, T1 e T2.

L'apparecchio consiste in una bobina BB (vedi Disegno 1) avvolta su un telaio isolante munito di specchietto (S) e sospesa a un filo di quarzo ff teso fra i morsetti T1 e T2. La lunghezza del filo ff di sospensione può essere variata per mezzo della vite V1 che muove il ponte P. Con l'aiuto della molla M collegata alla vite V2 anche la tensione nel filo può essere cambiata. In questo modo la frequenza naturale di oscillazione del filo può essere variata ad un qualsiasi valore tra 50 e 1000 Hertz: si deve infatti fare in modo che questa frequenza sia uguale alla frequenza della corrente misurata. Quando una corrente debole di frequenza costante fluisce attraverso la bobina, collocata tra i poli di un potente elettromagnete, e vengono variate la lunghezza e la tensione del filo per ottenere una frequenza naturale del sistema uguale a quella della corrente, la bobina inizia a vibrare rapidamente, a causa della risonanza. Un raggio di luce riflesso dallo specchietto S si espande in una banda, la cui larghezza misura l'ampiezza della vibrazione e quindi l'intensità della corrente.

E' un apparecchio molto sensibile che rivela correnti alternate molto deboli: può servire, per esempio, per trovare il punto nullo con il ponte di Wheatstone nei circuiti a corrente alternata. Non dà invece alcun segnale se percorso da correnti alternate cui non è sintonizzato.

Per maggiore dettaglio vedi ref-2.

OSSERVAZIONI

ISCRIZIONI

1. Inciso sulla parte superiore del cilindro: Allocchio Bacchini & C.¶
   Milano 400379

BIBLIOGRAFIA

• [1] Khare & Srivastava, A Textbook of Magnetism and Electricity, Atma Ram & sons, Delhi-6, 1959, Pagina 466.
• [2] URL [ http://www.cdvandt.org/campbell-vibration.htm ]

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