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Museo di Fisica

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 » Pendolo di Charpy (0778)

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Disegno 1
FORSE????
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DESCRIZIONE

Questo pendolo è stato ideato da Georges Charpy (1865-1945) per misurare in laboratorio la tenacità dei materiali ossia la capacità che ha un materiale di resistere alla rottura a flessione per urto. Questa misura, detta "prova di resilienza" consiste nel misurare l'energia necessaria a rompere per urto in un solo colpo il campione in esame.

L'apparecchio consiste in una pesante base d'acciaio su cui sono montati un morsetto a ganasce, per tenere saldo il campione di prova, e una colonna metallica. Alla sommità della colonna è agganciato un albero (il pendolo), tramite dei cuscinetti a sfera. Un goniometro circolare in plastica, fissato alla colonna e diviso in gradi, indica l'inclinazione del pendolo. All'estremità inferiore del pendolo è fissato un martello metallico a forma di cubo. Un fermaglio blocca le oscillazioni del pendolo.

Fissato il campione del materiale tra le ganasce parallele del morsetto, si lascia cadere il pendolo da una altezza (H) tale da rompere con un colpo solo il campione del materiale (vedi Dis. 1). Dopo l'urto il pendolo risale dall'altro lato a una altezza (h) che dipende dalla resistenza del materiale: h è tanto più piccola quanto più resistente è il materiale in esame.

L'energia assorbita dal campione (tanto più grande quanto più è resistente) è uguale all'energia potenziale Ep spesa dal pendolo per romperlo: Ep = Mg(H - h) dove M è la massa del martello.
A parità di altezza di caduta, l'energia assorbita è maggiore per h minore.

Dati Catalografici

Data di costruzione:Ignota
Data di carico:Ignota
Nr. Inventario:Ignoto (Ignoto)
Costruttore:Sconosciuta
Materiale:ghisa
Dimensioni:Base: 40 cm x 30 cm x 5cm;
Altezza totale: 96 cm;
Asta: 73,5 cm
Conservazione:buono (Manca il morsetto per tenere il campione )