Armadio Esposizione 06 (Strumenti Ottici) - Primo Piano Edificio Storico {0013 - } Descrizione vetrina | |||||
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Descrizione Vetrina <Strumenti Ottici>
Microscopi
Sono esposti tre esemplari del secolo XIX.
Il più antico è il microscopio di Amici349, costruito attorno al 1820. È firmato Amici Modena. È un raro esempio di microscopio orizzontale, completamente smontabile.
Il microscopio di Nachet346, conservato in una custodia di mogano rivestita internamente di stoffa e contenente diversi accessori, è di fabbricazione francese (Nachet et fils, 17 rue St. Severin, Paris), con obiettivo modificato da Govi (Torino, 1850 circa).
Il microscopio Secretan341, costruito a Parigi, è, come risulta dal vecchio inventario:
``... un dono della Principessa Maria della Cisterna per essere stata ammessa a studiar fisica col suo Maestro il Prof. Faa di Bruno nel 1865''.
Questo microscopio è presente nel catalogo Lerebours et Secretan del 1853, dove viene reclamizzato nel modo seguente:
Microscopio acromatico con il quale si ottengono 18 ingrandimenti diversi (da 50x a 480x) e che, senza bisogno di altri accessori, permette di vedere a volontà oggetti trasparenti e opachi.
Microscopio Koristka751 risalente alla metà del XX Secolo, utilizzato nel laboratorio ``Alte Energie'' dell'Istituto di Fisica di Torino per osservare emulsioni nucleari.
Camere lucide
Camera lucida Wollaston429 di Amici56 brevettata nel 1806 dal chimico W.H. Wollaston e perfezionata poi da Amici, serve per la riproduzione di oggetti vari. L'immagine dell'oggetto, osservato attraverso un piccolo foro collegato a un prisma quadrangolare a riflessione totale, viene proiettata su un foglio da disegno, permettendo così di ripassarla con la matita.
Stereoscopi
Stereoscopio43,68 di Brewster il più antico è inventariato nel 1854. Permette di vedere in tre dimensioni a partire da due viste fotografiche: si dispone sul fondo un'immagine sdoppiata detta appunto stereoscopica, che si introduce dall'apposita fessura. Si tratta in genere di due fotografie (o due disegni) dello stesso oggetto, leggermente diverse, prese cioè da punti di vista vicini ma distinti.
Fotografia
La macchina fotografica285, di cui non è nota la data di acquisizione, è probabilmente di fine 1800 o inizio 1900. Il soffietto, che collega la parte anteriore, su cui è fissato l'obiettivo, con quella posteriore su cui viene montata la lastra, permette di regolare la messa a fuoco"
Cinematografia
La cinepresa274 costruita da Ertel-Nerke di Monaco acquisita nel 1923, è costruita in metallo, ma è racchiusa in una scatola di legno. All'interno della scatola un disegno riporta i valori dell'apertura del diaframma e della velocità di otturazione. L'ampiezza del diaframma e la messa a fuoco potevano essere regolati per mezzo di due levette con intervalli da 3.8 a 9 per il diaframma e da 1m a "infinito" per la messa a fuoco.