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Museo di Fisica

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 » Motore di Botto (0113)

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Foto 1

DESCRIZIONE

Progettato dal prof. Giuseppe Domenico Botto (1791-1865) e costruito da Enrico Federico Jest a Torino, questo è uno dei primi motori elettrici.

Il motore è formato da tre elettrocalamite, due a polarità fissa, saldamente ancorate al tavolo e disposte con i poli omonimi rivolti l'uno verso l'altro ed una terza, mobile, situata fra le due e a polarità variabile. Il cambiamento di polarità si ottiene invertendo il verso di percorrenza della corrente per mezzo di un commutatore a bagno di mercurio.

Quando si fa circolare corrente, l'elettrocalamita mobile si muove orizzontalmente, essendo respinta da una delle due elettrocalamite fisse ed attratta dall'altra; una volta avvicinatasi all'elettrocalamita dalla quale veniva attratta, un meccanismo inverte il verso di percorrenza della corrente e di conseguenza si invertono le polarità del magnete: l'elettrocalamita torna indietro ed il ciclo si ripete. Un meccanismo di biella-manovella trasforma il moto oscillatorio in moto rotatorio, più utile per gli utilizzi pratici.

OSSERVAZIONI

Inventariato come: "Macchina motrice Elettromagnetica del Cav. Botto tutta costruita in metallo con tavolo di legno a sua custodia"

BIBLIOGRAFIA

  • [1] Machine loco-motive mise en mouvement par l'electro-magnetisme - Torino 1836

Dati Catalografici

Data di costruzione:---
Data di carico:1838-06-30
Nr. Inventario:966 (Generale dal 1874)
488 (Antico inv. Gabinetto Fis)
Costruttore:Jest
Materiale:ottone, rame, ferro, noce
Dimensioni:Motore: 50 cm x 30 cm x 63 cm;
Tavolo e teca: 70 cm x 52 cm x 150 cm
Conservazione:ottimo (Il motore è funzionante)