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DESCRIZIONE

La bottiglia di Leyda è un esempio di condensatore cilindrico in cui il dielettrico è il vetro: si compone (vedi immagine-1: disegno tratto dal Ganot ^[1]): di un grande vaso conico (B) di vetro, di un'armatura esterna di ferro (C) ben aderente a (B) e di un'altra armatura interna (D) dello stesso materiale, anch'essa aderente al vetro e provvista di manico a uncino .

Si carica la bottiglia mettendo a terra l'armatura esterna e ponendo il manico a uncino in comunicazione con uno dei poli di una macchina elettrostatica. Se è carica positivamente, l'armatura interna attrae cariche negative dal suolo all'armatura esterna. Le forze elettriche che si esercitano fra le cariche ve le trattengono finchè non è messo a loro disposizione qualche cammino facile che permetta loro di ricombinarsi. E' questo il modo in cui la bottiglia di Leyda immagazzina la carica elettrica.

Per scaricarla basta mettere a contatto, con un arco scaricatore, le due armature: si ottiene una bella scintilla di scarica.

Si può anche osservare un fenomeno più curioso: si mette la bottiglia carica su uno strato isolante e la si divide nelle sue parti, prendendole con le mani. Si dispongono i pezzi l'uno accanto all'altro (B), (C) e (D), come in figura. Le due armature, essendo state toccate dall'operatore, si sono scaricate e sono neutre. Se si rimettono successivamente uno dentro l'altro, sullo strato isolante, l'armatura esterna, il vaso di vetro e l'armatura interna, e si ricostituisce cioè la bottiglia di Leyda, si può notare una nuova scintilla, quasi forte come se non si fossero scaricate le armature.

OSSERVAZIONI

The two bottles were always registered in the inventory with the same number. They are identical except for the different colors of their outside armatures.

BIBLIOGRAFIA

• [1] A. Ganot, "Traité Élémentaire de physique", Paris, 1868

Dati Catalografici