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DESCRIZIONE

Basandosi su analogie con l'idrodinamica, Carl Anton Bjerknes (1825-1903), professore di matematica all'Università di Oslo, cercò di spiegare l'elettrodinamica di J.C.Maxwell e la gravitazione. Tutto era basato sul fatto che in un fluido due sfere vibranti in fase si attraggono, mentre si respingono in opposizione di fase.

In collaborazione con suo figlio Vilhelm (1862-1951), che continuò queste ricerche, costruì una serie di strumenti in cui i fenomeni dell'elettricità e del magnetismo venivano illustrati e riprodotti da sfere e dischi con membrane messe in vibrazione ritmica in un bagno contenente un fluido viscoso. Queste dimostrazioni furono presentate all'Esposizione Internazionale di Elettricità a Parigi nel 1881 e suscitarono molto interesse nel mondo scientifico.

La vibrazione delle membrane era ottenuta facendo scorrere un pistone dentro un cilindro, messo in comunicazione con una sfera (o un disco) con un tubo flessibile. Lo strumento in nostro possesso, visibile nelle fotografie, è proprio la parte che serviva per produrre le vibrazioni.

Una puleggia fa scorrere i pistoni dentro due cilindri: la variazione di volume poteva essere variata inclinando ad angoli diversi i cilindri. L'aria veniva poi mandata sulle membrane con due tubi di gomma (ora mancanti).

OSSERVAZIONI

Dal registro inventario questo strumento risulta "costruito nell'Istituto", probabilmente per scopi didattici.

BIBLIOGRAFIA

• [1] Il Nuovo Cimento (1901-1910) Volume 15, Number 1, 429-439, DOI: 10.1007/BF02712949 Gianfranceschi Sui Campi idrodinamici di Bjerknes
• [2] URL [ http://en.wikipedia.org/wiki/Vilhelm_Bjerknes ]
• [3] Bjerknes, V. (1862-1951). Die Kraftfelder, Braunschweig, F. Vieweg und Sohn, 1909.

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