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DESCRIZIONE

Si tratta di una fenditura rettangolare di lunghezza fissa di 10 mm, composta di due parti identiche e simmetriche, ciascuna lunga 5 mm, la cui larghezza può essere variata in modo indipendente. Il dispositivo è costituito da un sistema meccanico di molle e ingranaggi, su cui si agisce per mezzo di due manopole, che variano la larghezza delle due parti. Entrambe le manopole, zigrinate, portano un micrometro; sotto una di esse troviamo un indice, mentre sotto l'altra vi è un nonio. Non si tratta quindi di due fenditure, ma di una sola fenditura divisa in due parti, ognuna variabile in larghezza indipendentemente dall'altra.

Tenendo conto che la condizione necessaria per osservare gli effetti della diffrazione è che le dimensioni della fenditura siano dell'ordine della lunghezza d'onda (λ) della luce incidente, il dispositivo può essere usato per dimostrare che (vedi Ref ^[1]):

1. per un dato valore della fenditura, la larghezza dello spettro è proporzionale alla lunghezza d'onda della luce impiegata. (Ciò significa che, per esempio, per la luce rossa, lo spettro sarà approssimativamente doppio in ampiezza di quello per la luce viola);
2. per un dato valore di lunghezza d'onda, cioè impiegando la stessa luce, la larghezza angolare dello spettro è inversamente proporzionale alla larghezza della fenditura; vale a dire, più stretta è la fenditura, più ampio è lo spettro. (Vedi Disegno-1).

ISCRIZIONI

1. È inciso su un lato: "Symmetrisch A. Kruss Hamburg".
   La parola Symmetrisch non è ben leggibile.

BIBLIOGRAFIA

• [1] Jenkins and White, "Fundamentals of Optics", McGRAW-HILL Book Company, Inc. Third edition, 1957, Chapter 15, pagina 288
• [2] URL [ http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/HBASE/PHYOPT/sinslitd.html#c1 ]

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