Immagini

DESCRIZIONE

Il prisma di Nicol è uno strumento ottico usato per generare un fascio di luce polarizzata. E' stato inventato da William Nicol (1770-1851) nel 1828 ed è stato largamente usato nel secolo XIX per ottenere luce polarizzata da un fascio di luce naturale. Consiste in un cristallo romboedrico di calcite (spato d'Islanda ) lavorato in modo che l'angolo fra le facce sia di 68° invece che di 71°, come risulterebbe per sfaldatura. Il romboedro viene poi tagliato in due, lungo un piano perpendicolare a quello delle due diagonali maggiori delle basi, e passante per i vertici dei due angoli ottusi più vicini. Le due parti vengono successivamente riunite nella posizione primitiva e incollate tra loro, con un piccolo strato di balsamo del Canada, sostanza monorifrangente di indice di rifrazione intermedio fra i due indici di rifrazione della calcite che invece è birifrangente. Nella calcite si hanno due raggi: ordinario, corrispondente all'indice di rifrazione più basso, e straordinario, corrispondente all'altro indice di rifrazione, polarizzati in piani fra loro perpendicolari. Il raggio ordinario incontra la superficie dello strato di balsamo sotto un angolo superiore all'angolo limite, si riflette quindi totalmente e viene eliminato. Il raggio straordinario passa al di là del prisma, e mantiene sostanzialmente la direzione originale. Il raggio uscente dal prisma è quindi polarizzato in un piano perpendicolare alla sezione principale.

Disponendo due prismi di Nicol in maniera tale da avere i piani di polarizzazione incrociati si ha la totale estinzione del raggio incidente.

In questo strumento il supporto del prisma presenta anche un disco forato girevole che permette di selezionare l'apertura attraverso la quale far passare il raggio. Lo strumento è costruito in modo da essere montato su apparati più complessi o banchi ottici.

ISCRIZIONI

1. Sul supporto principale sono incise le sigle 'ELN' (logo della casa costruttrice Leybold Nachfolger) e '19'; sui tre prismi di Nicol sono incisi i numeri '20', '21', '22'.
2. Sui due supporti per ottica della Foto 2 è inciso il numero 23.

Dati Catalografici