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DESCRIZIONE

Lo strumento è simile al Galvanometro di D'Arsonval, con la sola differenza che invece di un magnete permanente vi sono due bobine fisse all'interno delle quali si genera un campo magnetico quando sono attraversate dalla corrente.

Fra le due bobine fisse, di filo spesso, è frapposta una bobina mobile di filo isolato fine, sospesa a un lungo filo inserito in un tubo di vetro (vedi Foto). Sulla bobina mobile è fissato uno specchietto per la lettura con il metodo di Poggendorff. All'estremità inferiore il filo è saldato ad una molla a spirale che fornisce una coppia elastica.

Le bobine fisse sono collegate in serie tra loro e con la bobina mobile, e sono posizionate in modo che i loro piani rimangano perpendicolari. In queste condizioni sulla bobina mobile agisce una coppia proporzionale al quadrato della corrente ^[1].

L'apparecchio poggia su una base in ottone con treppiede triangolare equilatero provvisto di viti di regolazione, ed è dotato di morsetti per il collegamento esterno.

L'elettrodinamometro può essere usato per le misure sia in corrente alternata che in corrente continua. Questo fatto lo distingue dai galvanometri standard. Può inoltre essere impiegato come voltmetro, amperometro e wattmetro ^[2].

OSSERVAZIONI

ISCRIZIONI

1. Sulla base di ottone è inciso: HARTMANN & BRAUN FRANKFURT A/M No. 35.

BIBLIOGRAFIA

• [1] Fleury P., Mathieu J.P., "Elettrostatica Corrente continua Magnetismo", Zanichelli Editore, Bologna, 1970, Pag. 262.
• [2] URL [ http://www.tpub.com/content/neets/14188/css/14188_98.htm ] e pagine seguenti.

Dati Catalografici