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DESCRIZIONE

Se in un conduttore vi è un campo magnetico il cui flusso Φ(B) varia con il tempo, nascono in ogni punto delle correnti indotte, che si svolgono su percorsi chiusi più o meno grandi: sono i portatori di carica presenti in ogni punto del conduttore che, al variare di Φ(B), eseguono moti (tutti nello stesso verso) simili ai moti vorticosi che si possono osservare in un fluido. Queste correnti "vorticose" sono dette correnti di Foucault.

Nel nostro caso un disco di rame è tenuto in posizione verticale tra le estremità di un magnete permanente e può essere fatto ruotare tramite una manovella. Il disco non è attirato dai poli del magnete perché il rame è una sostanza diamagnetica (e non ferromagnetica), ma se lo si fa girare risulterà frenato, tanto più intensamente quanto maggiore è la velocità di rotazione. Le correnti di Foucault che si originano nel disco con il movimento danno origine a forze che, per la legge di Lenz, si oppongono al movimento che le produce.

Un effetto ancora più evidente della rotazione è il riscaldamento del disco, a causa del calore prodotto dalle correnti per effetto Joule.

Durante la rotazione il disco striscia su una lamina di rame collegata a un morsetto: questo suggerisce l'utilizzo di questo apparecchio anche come ruota di Barlow. Al ruotare del disco un galvanometro inserito fra i morsetti dell'apparecchio indica una corrente continua e costante. Per una velocità di rotazione di 5 giri al secondo si ottiene una corrente dell'ordine di 10 microampere.

BIBLIOGRAFIA

• [1] E. Amaldi, G. Amaldi, U. Amaldi - La fisica per i licei scientifici - Vol.3 - Zanichelli Ed.

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