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Museo di Fisica

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 » Apparato di Arago per magnetismo di rotazione (0382)

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DESCRIZIONE

Su una base di legno di mogano sono fissati verticalmente due perni d'ottone: su un perno può ruotare un disco d'ottone con maniglia in legno, sull'altro può ruotare un disco di rame. Una trasmissione a cinghia (nel nostro caso è uno spago robusto di canapa) permette di imprimere il movimento al disco di rame quando si mette in rapida rotazione quello d'ottone. Il perno del disco di ottone può scorrere avanti e indietro in una guida, sui cui poi viene fissato serrando un dado d'ottone. Questo accorgimento serve per tensionare lo spago. Il disco di rame è coperto da una cassa di legno a pianta quadrata, con base superiore in vetro e di dimensioni tali da contenere esattemente il disco di rame.
Sul vetro è possibile appoggiare un disco d'ottone che, su una punta metallica saldata al suo centro, sorregge una barretta di ferro magnetizzata. Il disco di ottone va posizionato sul vetro in modo che l'asse di rotazione del disco di rame coincida con il perno di sostegno della barretta.
A questo punto si può verificare quanto osservato da Arago: facendo ruotare velocemente il disco di rame, la barretta calamitata si mette a ruotare con lo stesso verso del disco sottostante.

Arago non seppe giustificare il fenomeno da lui osservato. La spiegazione fu data da Faraday nel 1832 come il risultato delle correnti elettriche indotte nel disco di rame dal campo magnetico della barretta calamitata. Per la legge di Lenz, l'azione tra correnti indotte e magnete si oppone al moto: la barretta risulta "trascinata" dal disco di rame. Occorre notare che la cassetta di legno e vetro che copre il disco di rame assicura che il trascinamento non sia dovuto a correnti d'aria generate dalla rotazione del disco. D'altra parte, sostituendo la barretta calamitata con una barretta non magnetizzata, il fenomeno non si osserva.

OSSERVAZIONI

Sullo strumento non c'è numero di inventario: C'è solo un'etichetta molto sbiadita e in parte lacera in cui si legge 5 seguito da due cifre illeggibili.

Nell'inventario generale, al numero 920, risulta un "Apparecchio pel magnetismo di rotazione di Arago con due dischi di rame uno dei quali con dieci fessi (fessure?), montatura in mogano ago calamitato relativa punta e campana". La voce è copiata dall'"Antico Inventario del Gabinetto di Fisica" in cui, al numero 591, lo strumento è descritto allo stesso modo. La data è 13 aprile 1854, compatibile con il nome del costruttore (Charles Jest) inciso nel basamento di legno. Nel 1854 Charles Jest era infatti il "Meccanico" del Gabinetto, essendo succeduto allo zio, Enrico Federico Jest, nel 1852.

Pensiamo quindi che il nostro strumento coincida con quello descritto negli inventari, e gli attribuiamo di conseguenza numero di inventario e data di acquisizione.

ISCRIZIONI

  1. Il nome del costruttore (Ch.Jest) è inciso sotto il basamento in legno

Dati Catalografici

Data di costruzione:metà XIX secolo
Data di carico:1854-04-13
Nr. Inventario:920 (Generale dal 1874)
591 (Antico inv. Gabinetto Fis)
Costruttore:Jest Charles
Materiale:rame, legno, vetro, ottone, ferro
Dimensioni:69 cm x 29 cm x 10 cm
Conservazione:ottimo