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Museo di Fisica

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 » Elettrometro di Henley (0034)

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Foto 2

DESCRIZIONE

Questo elettrometro è costituito da una base di ottone su cui è avvitato un supporto di bosso che sostiene un goniometro di avorio. Sulle facce del goniometro sono incise delle scale graduate; al centro vi è un un supporto libero di ruotare, che all'estremo reca una pallina di sambuco.

Era inventariato con un elettrometro simile (Vedi Elettrometro di Henley) che qui viene inventariato separatamente perchè di diversa costruzione. Nell'inventario generale erano registrati come "Due elettrometri di Henly a quadrante d'avorio su piede".

L'elettrometro di Henley è stato il primo strumento capace di rilevare e misurare (anche se in modo grossolano) la carica elettrica posseduta da un corpo. Esso è costituito da una pallina di midollo di sambuco appesa ad un sostegno con un filo di seta. Al filo di seta in alcuni casi si sostituisce un'astina rigida talvolta d'avorio o, come in questo esemplare, di legno.

Toccando il sostegno con un corpo elettrizzato la pallina di sambuco si carica e tende a divergere dal sostegno stesso, mentre la forza di gravità tende a riportare la pallina in modo che il filo sia in posizione verticale (posizione di riposo). La componente della forza di gravità che richiama la pallina nella posizione con filo verticale aumenta all'aumentare dell'angolo di apertura del filo: la dipendenza della tensione da questo angolo (che è indicato sul quadrante) non è quindi lineare. Per questo lo strumento era spesso accompagnato da una tabella con la corrispondente taratura.

A causa della sua non linearità l'elettrometro di Henley non veniva annoverato fra gli strumenti adatti alla misura dello stato elettrico di un corpo ma veniva utilizzato soprattutto a scopo dimostrativo. Inoltre la sensibilità dello strumento è bassa perché occorrono parecchie centinaia di Volt per poter apprezzare un lieve scostamento dell'astina dalla sua posizione di riposo. Di conseguenza lo strumento compariva in dotazione solo a macchine elettriche capaci di ottenere differenze di potenziale di almeno alcune migliaia di Volt.

OSSERVAZIONI

Sul vecchio inventario generale tutti gli strumenti con numero inferiore a 1430 non hanno data di acquisizione. Da quel numero in poi le date sono segnate e partono dal marzo 1874. E' sicuro quindi che gli elettrometri di Henley sono stati acquisiti prima del 1874; nell'Antico Inventario del Gabinetto di Fisica è elencato (con data 25 maggio 1835) un "Elettrometro di Henley a doppio quadrante di avorio", che molto probabilmente è uno dei due elettrometri in questione. In realtà i costruttori inglesi di strumenti scientifici Edward Nairne (1726-1806) e Thomas Blunt (1760-1822) furono attivi a Londra tra il 1774 e il 1793 [1] per cui è probabile che questi strumenti siano stati costruiti alla fine del '700. Riportiamo come data di acquisizione quella del 1835, essendo la sola data precisa cui possiamo fare riferimento.

William Henley (? - 1779) costruì questo elettrometro nel 1772 perfezionando quello di John Canton (Stroud 31.7.1718 - Londra 22.3.1772).

ISCRIZIONI

  1. Sul disco goniometrico è inciso:
    NAIRNE¶
    & BLUNT¶
    LONDON
    .
  2. Scala graduata incisa sul goniometro di avorio. Da un lato il valore 180 è scritto 108

BIBLIOGRAFIA

Dati Catalografici

Data di costruzione:Fine XVIII Secolo
Data di carico:1835-05-25
Nr. Inventario:751 (Generale dal 1874)
320 (Antico inv. Gabinetto Fis)
Costruttore:Nairne Blunt (firmato)
Materiale:avorio, legno, ottone
Dimensioni:Altezza: 12 cm;
Diametro del quadrante: 4 cm
Conservazione:buono (Uno dei due pendoli è incrinato.)