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DESCRIZIONE

La bilancia idrostatica viene anche detta bilancia di Archimede perché serve per dimostrare appunto il principio di Archimede. Ai due piattelli, che vanno inizialmente messi in equilibrio, vengono appesi rispettivamente un cilindro pieno e uno cavo di uguale peso. Quando il cilindro cavo viene immerso in un acqua la bilancia non è più in equilibrio. Avendo precedentemente verificato che il volume interno del cilindro cavo è uguale al volume del cilindro pieno, si può far vedere che l'equilibrio è ripristinato riempiendo di acqua il cilindro cavo. Si dimostra quindi che "un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del fluido spostato"

La bilancia idrostatica serve anche per misurare la densità di corpi solidi. Mediante un filo di massa trascurabile si sospende a uno dei piatti della bilancia il solido in esame e se ne misura così la massa "a secco": Si immerge poi il solido in un liquido (generalmente acqua) e si ristabilisce l'equilibrio aggiungendo una massa sul piattello cui è appeso il solido. Il rapporto tra la massa del solido a secco e quella addizionale, moltiplicato per la densità del liquido fornisce la densità del solido.

Si può misurare anche la densità di un liquido usando un solido di densità nota. In questo caso la densità del liquido sarà uguale alla densità del solido moltiplicata per il raporto tra la massa addizionale e quella del solido a secco.

OSSERVAZIONI

La bilancia funziona perfettamente: una manovella permette di alzarla dalla posizione di fermo a una posizione in cui i bracci siano liberi. Purtroppo mancano i cilindri (pieno e vuoto) e la pesiera.
Attaccato a uno dei quattro piedi (che si possono regolare per mettere in piano la bilancia) c'è un cartellino con il nome (bilancia idrostatica) e il numero di inventario (Cons. 84)

ISCRIZIONI

1. Il nome del costruttore (DELEUIL A PARIS) è inciso nella parte alta, poco sotto il punto di appoggio della parte mobile.
   

Dati Catalografici