» Prismi di salgemma (0264)
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DESCRIZIONE
Si chiama comunemente salgemma il cloruro di sodio (sale da cucina), che si trova in giacimenti sotterranei. Lenti e prismi di salgemma venivano utilizzati per compiere esperienze sul calore raggiante, poiché i raggi infrarossi riuscivano a penetrare attraverso di essi meglio che attraverso lenti e prismi di vetro [1].
I due prismi sono chiusi in altrettanti cilindri di vetro, tenuti fermi alle due basi da spessori di sughero. La base triangolare dei prismi è inscritta esattamente nella base dei rispettivi cilindri. Uno dei due cilindri ha un coperchio di vetro sigillato con ceralacca. L'altro non ha coperchio ma ci sono ancora resti di ceralacca. Un disco di vetro con diametro uguale a quello dei cilindri e con resti di ceralacca sul bordo è stato trovato con altri frammenti di salgemma: quasi sicuramente si tratta del coperchio del secondo cilindro.
OSSERVAZIONI
Un cartellino legato a uno dei due contenitori di vetro porta il numero di inventario (Cons. 157) e la scritta: "Prisma di salgemma"
BIBLIOGRAFIA
Dati Catalografici
Data di costruzione: | --- |
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Data di carico: | 1895-01-25 |
Nr. Inventario: | Cons. 157 (Consorzio Univ. di Torino) |
Costruttore: | Costruttore sconosciuto |
Materiale: | salgemma, sughero, vetro |
Dimensioni: | Recipienti cilindrici: diametro 6,7 cm, altezza 5,7 cm; Altezza dei prismi: circa 4 cm. |
Conservazione: | buono |