» Pila termoelettrica Rubens (0159)
Immagini
DESCRIZIONE
Thomas Johann Seebeck (1770-1831) scoprì nel 1821 l'effetto termoelettrico. Egli notò che in un circuito formato da due fili composti da due metalli diversi, saldati alle estremità, si genera una debole corrente elettrica quando una delle due saldature viene riscaldata. La f.e.m. generata è all'incirca proporzionale alla differenza di temperatura fra le saldature ma è molto bassa, per cui occorre mettere in serie molte termocoppie per formare una pila termoelettrica. Tutte le saldature, per esempio di posto dispari, sono mantenute a temperatura ordinaria, mentre quelle di posto pari sono riscaldate o raffreddate. L'insieme costituisce una pila termoelettrica, il cui vantaggio è quello di avere una piccolissima resistenza interna.
Di solito le termocoppie sono costituite da Bismuto (Bi) ed Antimonio (Sb), per le quali la f.e.m. è 113 microV/°C.
Vedere anche Pila termoelettrica di Nobili.
Una custodia metallica isola la pila da variazioni termiche accidentali.
OSSERVAZIONI
Era catalogata come "Pila termoelettrica Rubens"; nel registro inventario la data di acquisizione (luglio 1905) è incompleta .
ISCRIZIONI
- Reca inciso il nome del costruttore: J. Carpentier. Paris 1462 - 5
- Sotto la base (vedi foto 4) è inciso un numero (3696) che probabilmente è quello del catalogo
BIBLIOGRAFIA
- [1] Eligio Perucca, "Fisica Generale e Sperimentale", UTET, Torino, 1942
Dati Catalografici
Data di costruzione: | inizio secolo XX |
---|---|
Data di carico: | 1905-07 |
Nr. Inventario: | 260 CONS (Consorzio Univ. di Torino) |
Costruttore: | J. Carpentier |
Materiale: | ottone, metallo, ghisa |
Dimensioni: | Base: diametro 7 cm, altezza: 27 cm; Pila: 2,5 cm x 7,5 cm |
Conservazione: | ottimo |